Durante l’anno scolastico, noi alunni della classe 1A, della scuola secondaria di “Cannavò”, con la guida della docente di lettere, abbiamo intrapreso, attraverso la lettura dei grandi poemi epici (Iliade e Odissea), un viaggio immaginario che ci ha appassionati moltissimo, in quanto abbiamo avuto l’opportunità di conoscere le imprese eroiche e temerarie dei valorosi personaggi mitici.
Il 21 aprile abbiamo intervistato il fondatore del giornale online “Il Dispaccio”, Claudio Cordova.
Oggi vi vorremmo parlare di un argomento di storia che ci ha incuriosito molto. Si tratta della leggenda di Roma. Sappiamo che non è un fatto realmente accaduto, ma è per questo che ci ha affascinato così tanto.
Mentre Paco guariva pian piano; noi ci preparammo a partire e andare nella valle. Prendemmo tutte le nostre cose e le mettemmo nello zaino, ma quel giorno non potemmo partire essendo che era gia’ pomeriggio e noi dovevamo partire di mattina, quindi aspettando facesse buio facevamo dei giochi, esploravamo e scattavamo foto.
…un Compsognathus, uno dei dinosauri più piccoli, grande come una gallina ma più magra e senza piume. Faceva degli strani guaiti di dolore, perché era ferito ad una zampa, stava sanguinando, forse era stato attaccato da un dinosauro più grande.
Si comunica che Venerdì 13 maggio alle ore 10:30 il nostro Istituto, alla presenza dei Carabinieri del Centro Nazionale per la Biodiversità di Reggio Calabria.
Era mattina e Vincent Van Gogh stava lavorando ad un suo dipinto ormai da ore. All’improvviso, sentì bussare alla porta e si alzò dalla sua sedia per andare ad aprire.
Pioveva, le persone con l’ombrello cercavano rifugio dentro le botteghe o sotto i balconi delle case. La via principale rimase vuota, si intravedeva una luce per ogni edificio e dalla finestra di James si vedeva la bellezza di quella via con edifici grandi, alti e pieni di finestre.
Stava facendo sera e scendemmo dall’albero e ci mettemmo a cercare un buon posto per costruire un riparo per la notte, nulla di che, solo per proteggerci un pò. Doveva essere vicino al portale nel caso si riaprisse, ad un certo punto trovai un posto perfetto: asciutto, con pochi alberi e due alberi vicini.
Lo capimmo dal fatto che dall’altro lato c’era una giungla che non c’entrava nulla con l’ambiente di città che ci circondava. Restammo per molto a guardarlo, quando da un tronco sbucò fuori un insetto e dopo un po’ capimmo che si trattava di un insetto estinto di cui non ricordavamo il nome, che viveva nel giurassico, entrambi amavamo molto i dinosauri, guardavamo film, avevamo una vastissima collezione di giocattoli di dinosauri e avevamo anche un gioco di carte su essi, in cui proprio in una di queste carte c’era proprio quell’ insetto, che tra l’altro era molto, molto scarso.