In Catene

a cura di Manuardi Giovanni, Plutino Davide e Stillittano Francesco

L’8 marzo scorso la nostra scuola ha ospitato gli educAttori.

Ivan Luigi Antonio Scherillo, fondatore ed animatore dell’associazione, educatore teatrale specializzato nel teatro per ragazzi, insieme ai suo compagni gira le scuole Italiane per promuovere iniziative per contrastare la dispersione scolastica e il bullismo. Gli attori hanno messo in scena, nel plesso di Mosorrofa e Cannavò, “In catene”, uno spettacolo che affronta il tema del bullismo, in maniera nuova e coinvolgente, con uno stile forte ma anche con inserti comici che aiutano ad alleggerire il testo, utili sia per mantenere viva l’attenzione che per creare una fondamentale empatia. In questo contesto gli attori raccontano il proprio vissuto e mettono a disposizione dei ragazzi le proprie emozioni, le proprie paure, le proprie esperienze ponendo la propria storia direttamente sul palcoscenico, con un momento successivo di approfondimento, riflessione e condivisione.In catene é uno spettacolo duro, che parla a tutti e a tutte, perché tutti sono stati o vittima, o bullo o osservatori, ovvero si sono trovati ad assistere senza intervenire in alcun modo. IN CATENE non è semplicemente uno spettacolo sul bullismo, è figlio dell’esperienza e lo è in tutti i modi possibili.Un uomo si risveglia al centro di un ring ai cui vertici ci sono una donna e due uomini. Chi sono? E perché si trova lì? Interagendo con loro scoprirà che quelle tre persone sono state tutte vittime delle sue attenzioni e prenderà coscienza del male che ha fatto a loro e anche a se stesso. Oltre al bullismo esiste Il cyberbullismo è la manifestazione in Rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Quest’ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat rooms, instant messaging, siti web, telefonate),  il cui obiettivo è quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi.