a cura del Prof. Diego Fortugno
“Se basta una parola, non fare un discorso. Se basta un gesto, non dire una parola. Se basta uno sguardo, evita il gesto. Se basta il silenzio, tralascia anche lo sguardo” – Mi venne in mente questo proverbio cinese quella mattina in classe quando Aurora tirò fuori dalla sua cartella un brik di latte e, fieramente sorridente, mi disse: “Tenga prof, l’ho preso a mia sorella. Lei ne ha tanto, lo porti ai bambini che ne hanno bisogno“. Questo è stato uno dei tanti splendidi gesti di solidarietà compiuto dai ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado di Cannavò. Gli studenti, accompagnati dal sostegno dei genitori e degli insegnanti, hanno organizzato una significativa raccolta di beni alimentari, dimostrando che la solidarietà può essere una potente forza di cambiamento. La campagna di raccolta, lanciata con l’obiettivo di fornire cibo a famiglie bisognose durante le festività, ha riscosso un notevole successo. Gli studenti hanno dimostrato un coinvolgimento straordinario, portando contributi che vanno oltre il semplice gesto di donare. Hanno donato tempo, impegno e, soprattutto, il calore umano che caratterizza la vera essenza della generosità. Il Dirigente Scolastico, Carmela Lucisano, ha espresso la sua gratitudine per la partecipazione e l’entusiasmo manifestati dagli studenti. “Questa è un’incredibile dimostrazione di quanto possiamo fare quando ci uniamo per una causa nobile. La solidarietà è il cuore pulsante della nostra comunità, e questa iniziativa ne è una prova tangibile.” La risposta positiva da parte dei genitori è stata altrettanto sorprendente. Molti si sono uniti agli studenti nelle attività di raccolta, contribuendo a trasmettere l’importante messaggio di responsabilità sociale e compassione ai propri figli. Questo esempio luminoso di impegno comunitario e solidarietà dimostra che, anche in un mondo frenetico e spesso individualista, i giovani hanno il potere di fare la differenza.
