Identità Territoriale e Patrimonio Artistico come risorse

di Giulia Sottilotta, Caterina Nicolò

In un’epoca in cui la globalizzazione ci impone di essere ‘cittadini del mondo’ grazie all’utilizzo del web, e allo stesso tempo il distanziamento sociale, l’isolamento domestico derivanti dalla Pandemia ci ritroviamo a sentirci impreparati, impauriti e a scoprire ogni nostra inaspettata vulnerabilità. Si sta correndo il rischio di omologare le nostre diversità, con la conseguente perdita delle proprie identità culturali.Stiamo assistendo, ad una ‘invasione del digitale’ nel reale, che sta modificando le relazioni soprattutto tra i più giovani, infatti il digitale è diventato quasi l’unico spazio possibile di relazione.

Da dove riprendere il cammino interrotto? Come ricostruire i rapporti sociali?

Ripartiamo dalle nostre radici, dalla cultura, dall’arte come mezzi per ritrovarsi vicini, per riscoprirsi uniti, per recuperare quei rapporti umani, sociali, quei principi morali, quei valori spirituali che facevano parte della vita, della storia dell’uomo e che ai nostri giorni sembrano irrimediabilmente perduti. La cultura e l’arte meritano di essere poste al centro delle strategie future di resilienza trasformativa ed i nostri ragazzi vanno stimolati partendo dalla riscoperta delle radici, la conoscenza dei luoghi di appartenenza, l’osservazione e l’interpretazione di ciò che li circonda. Percorrendo il territorio come spazio ed elementi che lo compongono gli stessi diventeranno fattori educativi che, ci si augura, possano produrre una crescita collettiva. Le nuove generazioni dovrebbero effettuare ricerche autonome, elaborare testi, disegni e materiale, in modo da stimolare la consapevolezza e l’attaccamento al territorio anche grazie ad un rapporto equilibrato tra momenti in aula e contesti esterni, non limitato ad una semplice analisi dello stato di fatto ma stimolando così l’interesse ad osservare con attenzione, spirito critico e con un approccio più ragionato e consapevole. Negli anni passati, all’interno delle varie attività di ampliamento realizzate dal nostro Istituto, si è sempre cercato di creare laboratori dove far emergere l’importanza del senso di appartenenza tentando di ricostruire un legame con il territorio. Abbiamo anche potuto constatare, purtroppo, che c’è la tendenza ad intrattenere con il territorio un rapporto solo di tipo funzionale, apprezzandolo soprattutto in base alla quantità e qualità dei servizi e dei negozi che offre e non per altro. Infatti molti giovani non conoscono l’esistenza di molti elementi del nostro patrimonio artistico che rappresentano i simboli della nostra identità e del nostro passato. Ed è per questo motivo che tutti gli anni proponiamo e sempre proporremo attività atte ad approfondire la conoscenza del patrimonio artistico locale sensibilizzando ogni alunno oltre che alla conoscenza anche al rispetto dei beni artistici e culturali, solo così si può promuovere il senso di appartenenza.

Di seguito alcuni lavori realizzati in questi anni e nello specifico quelli eseguiti da alcuni alunni della Scuola Secondaria di Cardeto in un Laboratorio Creativo del 2017 destinato alla realizzazione di alcuni elementi del nostro Patrimonio Artistico nell’Attività di Ampliamento “Le bellezze della nostra città”.